Questa disciplina olimpica prevede sei differenti specialità, ovvero sei differenti attrezzi sui quali il ginnasta può eseguire i suoi esercizi. A seconda della formula di gara, il risultato agonistico è determinato dalla somma dei punteggi ottenuti ai vari attrezzi (concorso generale) oppure dal punteggio ottenuto in uno solo di questi (finale di specialità). Tali attrezzi sono: corpo libero, cavallo con maniglie, anelli, volteggio, parallele, sbarra. Gli esercizi vengono valutati da appositi giudici in base al loro contenuto, sia in termini di complessità tecnica che di precisione ed eleganza esecutiva.

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Specialità

Corpo Libero

Il corpo libero ha un ruolo particolare nel panorama della ginnastica artistica e, più in generale – come vedremo anche per le altre discipline – della ginnastica tutta. Questa particolarità è dovuta al fatto che, nel caso del corpo libero, l’ “attrezzo” con cui il ginnasta interagisce è talmente comune (il suolo!) da passare del tutto inosservato, mettendo in evidenza, al massimo grado, proprio il corpo dell’esecutore, “libero” di eseguire evoluzioni e figure. Tuttavia, in realtà, le moderne pedane per gli esercizi al corpo libero poco hanno a che fare con un semplice suolo: si tratta infatti di quadrati di dodici metri di lato con un elevato grado di elasticità, che consentono quindi fasi di volo molto ampie. Fasi di volo che hanno caratterizzato infatti l’evoluzione tecnica di questa specialità.

Cavallo con maniglie

Il cavallo con maniglie pone invece all’esecutore il compito di muovere il corpo rispetto ad una superficie molto particolare, per dimensioni e conformazione, ed escludendo completamente l’intervento degli arti inferiori. Tutti gli esercizi sono infatti eseguiti in appoggio sulle braccia e prevedono movimenti rotatori (mulinelli) e pendolari (forbici).

Anelli

Gli anelli sono l’unico attrezzo di tutta la ginnastica in cui il contatto dell’esecutore con l’attrezzo – in questo caso la presa delle mani sugli anelli – resta immutato per tutto l’esercizio. Le esecuzioni prevedono sia fasi dinamiche (in appoggio e in sospensione) sia elementi statici (è richiesta la durata di due secondi): Questi ultimi richiedono quasi sempre delle espressioni di forza notevolissime.

Volteggio

Il volteggio consiste in una rincorsa di massimo venticinque metri, di una battuta a piedi pari su una pedana elastica, della posa delle mani su una superficie chiamata “tavola” che ha sostituito il “cavallo” posta a 135 centimetri da terra e, soprattutto, di una conseguente fase di volo in cui l’esecutore esegue rotazioni rispetto ai vari assi del corpo. Si tratta quindi di un esercizio altamente dinamico che mette in risalto soprattutto le doti acrobatiche dell’esecutore.

Parallele

Le parallele – dette anche parallele pari, per distinguerle dalle parallele asimmetriche – sono due correnti paralleli distanziati fra loro all’incirca quanto la larghezza delle spalle dell’esecutore e sostenuti da quattro montanti ad un’altezza dal suolo di un paio di metri. Gli esercizi a questo attrezzo prevedono un’ampia varietà di figure e di movimenti, tutti eseguiti interagendo con l’attrezzo con i soli arti superiori, in cui sono tuttavia predominanti le fasi in appoggio.

Sbarra

L’attrezzo “sbarra” è costituito da un unico corrente posto a quasi tre metri di altezza e l’esecutore interagisce esclusivamente attraverso la presa delle mani. La possibilità di ruotare l’intero corpo attorno alla sbarra in modo estremamente dinamico consente l’esecuzione di elementi con un’ampia fase di volo lasciando e riprendendo le impugnature (salti).

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